Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 11 maggio 2009 L’avvio della stagione termale e l’approssimarsi della stagione estiva portano come ogni anno tra la popolazione e gli operatori di Ponte Arche/Terme di Comano le note e comprensibili preoccupazioni circa i danni e la pericolosità derivanti dal traffico di attraversamento della stazione turistica, in particolare del traffico pesante. Come ogni anno, in questo periodo la domanda più ricorrente che attraversa tutte le famiglie è la seguente: “quando finirà questo supplizio ed avremo finalmente una nuova variante al paese ed al centro termale?” All’inizio della legislatura, nel corso di una opportuna riunione convocata dal vicepresidente della Provincia alla quale hanno preso parte tutti i sindaci delle Giudicarie esteriori ed i vertici dell’azienda termale, presente il dirigente generale dei lavori pubblici, sono state fornite ampie rassicurazioni circa la volontà politica di risolvere finalmente la questione entro tempi certi, contestualmente portando a soluzione il problema dell’accesso ad est della località, nel tratto Ponte dei Servi-Terme di Comano, ed avviando la progettazione della fermata ferroviaria prevista nell’ambito del progetto Metroland, inserito nel Piano urbanistico provinciale, che prevede appunto una stazione intermedia nelle Giudicarie esteriori posta tra le stazioni dell’Alto Garda e quella di Tione. A questi problemi viabilistici se ne aggiungono altri, sicuramente importanti ma obiettivamente di minore rilevanza quali il completamento dell’allargamento della strada provinciale del Passo Durone per quanto riguarda il versante della Busa di Tione (comuni di Zuclo, Bolbeno e Tione) e la rettifica di un breve tratto della strada statale dei laghi di Tenno e Molveno tra la nuova galleria di Nembia e l’omonima località in comune di San Lorenzo in Banale. Restano infine i problemi delle piste ciclabili (che non ci sono), questione più generale che mi riprometto di riprendere in modo più approfondito in seguito, limitandomi per ora a chiedere nuovamente quando sarà aperta al traffico ciclopedonale l’apposita corsia realizzata tra Ponte dei Servi e Sarche, nell’ambito del più ampio collegamento ciclopedonale tra Sarche e Ponte Arche, anche col recupero della vecchia strada del Limarò. Ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere 1. quali tempi siano stati ipotizzati per la realizzazione della variante stradale all’abitato di Ponte Arche ed alla stazione termale di Comano e se sia previsto il suo completamento entro la fine della corrente legislatura; 2. quando, per quanto e con quali modalità sarà chiuso il tratto Ponte dei Servi-Terme di Comano; 3. a che punto è la progettazione del collegamento ferroviario Rovereto-Alto Garda-Giudicarie Esteriori-Giudicarie interiori e se non ritenga utile prevedere che la stazione di Ponte Arche possa essere localizzata in un punto di interscambio con la nuova variante stradale per poter raccogliere anche tutta l’utenza proveniente dalle Giudicarie interiori; 4. se intenda provvedere al completamento, ed entro quali tempi, della strada provinciale del Passo Durone; 5. se intenda provvedere alla rettifica, ed entro quali tempi, del tratto stradale tra la galleria di Nembia e l’omonima località; 6. quando intenda aprire al traffico ciclopedonale l’apposita corsia già realizzata ad est del Ponte dei Servi e quali siano i previsti tempi di realizzazione del collegamento ciclopedonale tra Sarche e Ponte Arche attraverso il recupero della vecchia strada del Limarò. Cons. Roberto Bombarda |
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